In questi giorni, nel 1910, Augusto Garmilli iniziò il lavoro di maniscalco e fabbro nella piccola officina di Cadidavid, svolgendo lavori di produzione e riparazione di manufatti in ferro e attrezzi agricoli, e si fece apprezzare per la tecnica, la precisione e la velocità di esecuzione dei lavori dai contadini della zona.
La passione di Augusto contagiò il figlio Edino, che già da bambino cominciò a frequentare con curiosità la fucina del papà fabbro, che nel frattempo era cresciuta, e ne ereditò l’attività.
Come Edino, anche suo figlio Lorenzo frequentava la bottega di maestro ferraio
e alla fine degli anni Cinquanta raccolse il testimone nella titolarità di impresa.
Oltre ad affinare la tecnica e la conoscenza della materia, si avvicinò all’arte, frequentando con assiduità varie scuole di disegno, e partecipando alle attività di alcuni gruppi culturali veronesi.
Ai lavori tradizionali di carpenteria metallica, e alle riparazioni nelle abitazioni, Lorenzo è stato, ed è tuttora, un apprezzato artista del ferro.
Pian piano il suo lavoro, inizialmente di semplice artigiano, raggiunse risultati di rilievo artistico riuscendo a creare pregevoli opere scultoree e lavori artistici che abbelliscono le case di molti veronesi.
Nel 1999 nella azienda di famiglia entrò il figlio Gabriele, figlio di Lorenzo. Confermando la grande passione per la materia della famiglia Garmilli, arrivò in officina una ventata di novità, senza dimenticare l’amore per l’artigianato e la grande attenzione per i dettagli.
Garmilli Fabbrotecnica. Una storia di passione che dura da 4 generazioni.
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